Ichino a Titoli: anche in Italia rischi simili se si intaccata la certezza del lavoro
"Non è un caso che questa cose accadano in Francia, e potrebbero accadere
pari pari anche in Italia, dove il lavoratore da per scontata una
fortissima e certa stabilizzazione del proprio posto di lavoro e quando
questa viene meno si sente tradito". Pietro Ichino ospite di Ritanna Armeni
e Giancarlo Loquenzi a "Titoli" su Red Tv ha commentato così il sequestro
del manager avenuto questo pomeriggio in Francia: "Occorrerebbe ribaltare
questa situazione e ne abbiamo la possibilità - ha continuato l'esponente
del partito democratico - se l'azienda nel momento in cui licenziasse il
lavoratore fosse anche responsabile della sua vita nel mercato una volta
perso il lavoro, il lavoratore si sentirebbe più tutelato e potrebbe vedere
nel cambiamento della riqualificazione una vera e prorpia crescita della
propria professionalità". A Ritanna Armeni che gli ha domandato quanto la crisi possa influire in tutto questo, il professor Ichino ha risposto: "Proprio in un momento come questo di grande incertezza nel futuro, se noi cambiamo il nostro assetto di protezione dei lavoratori la quota di
lavoro precario potrà diminuire, se per i nuovi assunti delineiamo un nuovo
diritto del lavoro è possibile che anche con la crisi le imprese possano
assumere anche a tempo indeterminato. Del resto - ha concluso - la vera
forza del lavoratore di fronte ad un'impresa che lo tratta male è di
potersene andare sbattendo la porta ed avendo più scelte possibili una
volta tornato sul mercato".