Tra poco Leoluca Orlando ospite di RED
Tra pochi minuti il portavoce Idv Leoluca Orlando sarà ospite di Marco Esposito e Luca Rossi nell'approfondimento pomeridiano dedicato ai risultati elettorali e al referendum.
Questa sera alle 21.00 speciale diretta elezioni 2009
Questa sera,
dalle 21.00 alle 22.00, RED trasmetterà
in diretta uno speciale dedicato ai risultati elettorali con collegamenti da Bologna, Firenze e Milano. Conducono Claudio Caprara e Luca Rossi.
Le elezioni e i relativi dati in arrivo saranno seguiti anche negli spazi del contenitore di RED
Pomeriggio a partire dalle 14.30.
News dal palinsesto di RED dal 22 al 28 giugno
Ecco alcune segnalazioni dal palinsesto di
RED per la settimana dal 22 al 28 giugno.
Oggi
, lunedì
22 giugno,
alle 14.30 Sabina Guzzanti sarà
ospite di Gabriele Polo per
Profondo Rosso, mentre questa sera,
dalle 21.00 alle 22.00, Caludio Caprara e Luca Rossi condurranno uno speciale in
diretta dedicato ai
risultati elettorali. Nel corso della serata ci collegheremo con i nostri inviati a Bologna, Milano e Firenze.
Martedì 23 alle 21.00 torna l’appuntamento con
Studio 60 on the Sunset Strip. A commentare gli episodi numero 17 e 18 -
Il grande disastro ed
Edizione straordinaria - sarà come di consueto
Guia Soncini nel suo
Introducing Studio 60.
Mercoledì 24 alle 21.00 sarà la volta di
In diretta dal passato, con una
puntata dedicata a Cesare Zavattini. Ospiti di Fabrizio Berruti saranno Ansano Giannarelli, Stefania Parigi e Massimo Vattani.
Giovedì 25 alle 21.00 per
Tribuna Politica Paola Di Fraia intervisterà il vicepresidente della Camera
Rocco Buttiglione per presentare una tribuna politica del 1982 con protagonista Giovanni Spadolini.
Di Pietro a RED: governo addormenta coscienze come il fascismo, "no" al referendum. E su immigrazione Stato è xenofobo
Siamo in pieno fascismo quando si tolgono spazi all'informazione, quando anche le vicende come Alitalia servono solo a favorire pochi in pieno stile piduista. Oggi non ci sarà l'olio di ricino e il manganello, ma ci sono le veline e la tv commerciale che addormentano le coscienze, e addormentare le coscienze è fascismo. E' durissimo nel giudicare il governo il leader dell'Italia dei valori
Antonio Di Pietro, ospite ieri sera di Ritanna Armeni nella terza puntata de
Il Ritorno della Tribuna Politica.
Per quanto riguarda i rimpatri - continua Di Pietro - noi abbiamo sempre detto che il clandestino va rimandato a casa, ma dal rimandare a casa e gettare a mare ce ne passa. Non si può lasciare affogare la gente, chi lo permette è uno Stato nazista e xenofobo.
Sul referendum elettorale, Di Pietro assicura che andrà a votare ("perché sono un referendario e ho raccolto anche io le firme per quel referendum"), ma voterà no perché il governo, afferma, non cambierà la legge.
E in tema di alleanze, il leader Idv non chiude al Partito democratico: in occasione della manifestazione di Piazza Navona siamo stati irrisi e criticati per le proteste contro il lodo Alfano. Il Pd non solo si tirò indietro, ma ci disse anche che stavamo sbagliando. Oggi mi pare che molte di quelle cose le dica anche il Pd e il suo segretario. Ma nonostante tutto - conclude l'ex pm - se ci dovessero essere nuove elezioni, sarebbe doveroso ricandidarsi insieme al Partito democratico.
Per guardare la puntata,
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Referendum, Buttiglione a Finimondo: è follia sì del Pd
Il "sì" del Pd al referendum è una totale follia, come se Sturzo avesse detto sì alla legge Acerbo. L’opposizione è prigioniera della vulgata bipartitica, ma non è così che deve essere. L’Italia è un paese con un vastissimo ceto medio, che se dovesse scegliere fra la sinistra e la destra sceglierà sempre la destra. L’unica speranza per una sinistra riformista di governare in Italia è l’alleanza con un centro forte.
Queste le parole di Rocco Buttiglione, ospite di Luca Rossi oggi a Finimondo. Rutelli, continua Buttiglione, con la sua intervista compie un ultimo disperato tentativo di salvare il Partito democratico, ma ha ragione anche la Turco quando dice che vuole fare un partito di sinistra.
Per vedere l'intervista,
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Rosy Bindi a REDazione: liste non sono indice di gradimento sui leader di partito
Sul referendum la maggioranza si sta comportando in modo sprezzante nei confronti della volontà dei cittadini. La legge elettorale è fondamentale, non c'è stata volontà di cambiarla. Così
Rosy Bindi, ospite in questi minuti di Simone Collini a
REDazione. I nostri elettori, continua Bindi in merito alla decisione di non candidare i vertici del PD nelle liste per le elezioni europee, non ci perdonano i vizi e le scorrettezze, speriamo ci riconoscano le virtù.
Le liste, del resto,
non sono un sondaggio di gradimento dei leader di partito. Questa linea credo avrà successo.
10.45:
Bindi all'attacco del premier Berlusconi in merito alla partecipazione a manifestazioni per il
25 aprile. Alle celebrazioni per la festa della Liberazione, afferma Bindi, si partecipa in un solo modo e
Berlusconi non può rubare la scena per un grande atto di revisionismo storico. Il premier, continua Bindi, esprime in modo normale il rischio di una svolta autoritaria del Paese. Questo è un aspetto che si vede in molte cose e, proprio in nome della democrazia e del 25 aprile, ho il dovere di contrastarlo, perché questo è un pericolo.
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