Laura Boldrini commenta la candidatura di Liberi Nantes al David di Donatello
Laura Boldrini, portavoce Unhcr, ha commentato così la notizia dell'ammissione di Liberi Nantes Football Club, il
lungometraggio sulla prima squadra
interamente composta da rifugiati e migranti forzati, prodotto da RED TV in
associazione con la Società Sportiva Liberi Nantes, per il concorso David di Donatello 2010, sezione documentari.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha sostenuto
dall’inizio e con grande entusiasmo l’esperienza dei Liberi Nantes FC. Abbiamo
ritenuto importante la possibilità che lo sport poteva offrire a questi ragazzi
rifugiati di sentirsi parte di una comunità, di un gruppo, di iniziare a
ricostruirsi una vita al sicuro dalle guerre e dalle persecuzioni. Grazie al
calcio infatti chi ha perso tutto fuggendo dalle aree di conflitto in ogni parte
del mondo ritrova una parentesi di normalità e può dimenticare, almeno per un
po’, i traumi dolorosi che ha subito. Mi complimento con i Liberi Nantes per la
candidatura al David di Donatello perché l’esperienza illustrata nel loro
documentario merita la massima diffusione ed attenzione.
Liberi Nantes al David di Donatello
Liberi Nantes al David di Donatello Liberi Nantes Football Club, il
lungometraggio
sulla prima squadra interamente composta da rifugiati e migranti
forzati, prodotto da RED TV in associazione con la Società Sportiva
Liberi Nantes, è stato selezionato per il concorso
David di Donatello
2010, sezione documentari.
Diretto da Francesco Castellani e ispirato
all’omonima docu-fiction seriale andata in onda su Red la scorsa
stagione, il film racconta le vicende del Campionato di Calcio di Terza
Categoria disputato a Roma nella stagione 2009 dai Liberi Nantes
Football Club, unica squadra del mondo, insieme con il Barcellona, a
essere patrocinata dalle Nazioni Unite. E che porta sulle magliette il
simbolo dell’UNHCR, Alto Commissariato Onu per i rifugiati.
Nato
dal
“verity show” andato in onda su Red nel 2009, tutto giocato sul
contrasto tra la dura realtà dell’immigrazione da un lato, il
linguaggio e le illusioni dei reality televisivi dall’altro, il film
documentario selezionato per il concorso David di Donatello è stato
presentato come evento speciale all’ultima edizione della festa del
cinema di Roma, alla presenza del presidente della Fondazione
ItalianiEuropei Massimo D’Alema e del portavoce dell’Unhcr Laura
Boldrini.
Liberi Nantes Football Club racconta le storie di vita e di
integrazione tra gli italiani fondatori della squadra e i tanti ragazzi
in fuga da guerre e dittature. Vite costrette all’anonimato, alla
separazione spesso definitiva dalle proprie case e famiglie raccontate
mescolando linguaggi narrativi e televisivi, per dimostrare che un
altro calcio è ancora possibile. La squadra è composta da 25 atleti di
origine eritrea, afgana, etiope, irakena, nigeriana, sudanese e i cui
colori sociali sono quelli delle Nazioni Unite. Vivono in centri di
accoglienza, sono rifugiati e richiedenti asilo e far parte di questo
club rappresenta per loro un importante elemento di appartenenza e
identità. La Liberi Nantes A.S.D nasce nel 2007, su iniziativa di un
gruppo di appassionati volontari, con la collaborazione di importanti
realtà che danno assistenza e sostegno ai migranti forzati sul
territorio, primo su tutti il Centro Astalli, e con il sostegno
costante la Fondazione Don Luigi Di Liegro e dell’UISP di Roma. Il
Liberi Nantes F.C. è la prima e unica squadra, a carattere permanente,
interamente composta da rifugiati e richiedenti asilo. Una scommessa
generosa e difficile. Un mix di culture e storie umane, di vicende
personali e familiari che si intrecciano con la grande storia e con i
tanti conflitti irrisolti che infiammano il pianeta. Uomini dispersi e
minacciati che hanno accettato di partecipare a un progetto comune. Un
progetto di squadra, di unione e di lavoro che meritava di essere
raccontato al pubblico televisivo; un progetto generoso che fa
dell’integrazione e della comprensione umana il suo nucleo fondante;
una risposta di appartenenza, condivisione, recupero delle identità e
di uscita dal buio, che ora è anche un film.
Red Tv va in onda in forma ridotta
In questi giorni l’intera programmazione di
Red Tv va in onda in
forma ridotta, a causa delle modifiche alle norme sui contributi per
l’editoria inserite nell’ultima legge finanziaria, con la cancellazione
del cosiddetto “diritto soggettivo”. In questo modo, se non si
interverrà rapidamente,
si costringeranno alla chiusura decine di organi di informazione, giornali, radio e televisioni come questa,
che danno lavoro a più di 4500 persone tra giornalisti, poligrafici e
personale amministrativo, oltre a offrire un contributo fondamentale al
pluralismo dell’informazione.
Se volete esprimere la vostra opinione e il vostro sostegno a questa battaglia di libertà, scrivete a
info@redtv.it
Marini a Titoli di Coda: sto con Franceschini, ma è giusta la proposta di rivedere lo statuto
“Io sono convinto che quando ridiscuteremo lo statuto, se riprenderemo la strada del rinnovamento, dell’apertura del partito, se il segretario sarà eletto dagli iscritti, sarà meglio. Può darsi che io sia una minoranza, ma questa è la mia idea. Appoggio Franceschini, anche se so che su questo la pensa diversamente da me e sono contento che da ieri sia uscita la proposta di una commissione che riveda lo statuto”.
Franco Marini ospite questa sera della prima puntata di
Titoli di coda intervistato da Federico Geremicca e Lina Palmerini.
Sircana a Finimondo: sono stato un cretino
"Sono stato un cretino che, tornando a casa una sera dopo una giornata di lavoro bestiale, vede, guarda e se ne va. Comportamento confermato dalle foto e dalle dichiarazioni del fotografo che le ha scattate e ha poi telefonato a Fabrizio Corona. Questo è bastato a scatenare una indegna bagarre. Vorrei ricordare che poi fui io a chiedere - con un articolo scritto per La Stampa - che le foto fossero pubblicate. Quello che ho sofferto lo definirei ‘moralismo da marciapiede’”
Queste le parole di
Silvio Sircana, ospite oggi di Mario Adinolfi a
Finimondo. Affrontando per la prima volta una domanda diretta sull’episodio che lo aveva coinvolto ai tempi del Governo Prodi, Sircana ha inoltre affermato di
“patire ancora la vicenda, ma di giudicare ogni parallelo con quanto accade al Presidente del Consiglio assolutamente fuori luogo. Rispetto a Berlusconi posso dire di essere molto preoccupato che a casa del Presidente del Consiglio possano accedere persone quantomeno ambigue. Un uomo pubblico come lui dispone di meno privacy di un comune cittadino, e la sua vita deve essere del tutto trasparente. Noi tutti dobbiamo poter guardare in casa sua”.
Storace a REDazione Estate: gravi le affermazioni di Casini a Chianciano
Le affermazioni di Casini a Chianciano sono molto gravi, vuole dire che non conta nulla il voto dei cittadini. I "dieci minuti" citati sono una vera indicazione di strategia, si stanno già dando da fare. Ma Casini gioca la partita della spregiudicatezza, è una forza minoritaria anche la sua.
Il segretario nazionale de La Destra
Francesco Storace, ospite questa mattina di Luca Rossi a
REDazione Estate. E sulla polemica fra Bossi e Fini, Storace afferma:
Fini lo sapeva che c’era la Lega e con La Destra, che poi fu fatta fuori, la Lega oggi sarebbe stata meno forte. Ma, per rancore personale, ha preferito mettere un veto ed escluderci e ora la Lega straborda. Adesso non bisogna sorprendersi per una scoperta. Quello che sta avvenendo è una logica conseguenza. Berlusconi deve porre fine alle sparate di Bossi – ha concluso Storace – non è più pensabile, lo dico da uomo di destra, ascoltarle tutti i giorni.
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