Oggi inizieremo a seguire puntata dopo puntata il campionato dei rifugiati della Liberi Nantes Footbal Club. Che il racconto abbia inizio:
Non racconteremo di Beckham né di Del Piero. Non celebreremo le gesta di Ronaldinho né di Drogba. Racconteremo, invece, di giocatori oscuri e invisibili, fuggiti per migliaia di chilometri da vite troppo difficili da vivere. Racconteremo un campionato duro, giocato su campi di terra, lontano dalle telecamere e dalle penne dei giornalisti. (...) Racconteremo di un allenatore pasticcere e di una troupe incasinata e di una scommessa di solidarietà. Racconteremo.